Trasferirsi all’estero con i bambini: i nostri consigli
L’idea di vivere all’estero può essere che ti abbia solleticato nel corso della tua vita. Ma il sognarlo non sempre porta a farlo. Da un lato perché il noto, per quanto possa non piacere è comunque una sicurezza e lo sconosciuto fa paura. E dall’altro perché non sempre si sa come affrontare la cosa perché non sia un salto senza paracadute. E se queste motivazioni pesano quando si è da soli a pensare di stravolgere la propria vita, diventano macigni quando coinvolti ci sono anche dei bambini.
Ma trasferirsi all’estero coi bambini è possibile?
Assolutamente si!
Ci sono famiglie che si trasferiscono coi bambini e impostano la loro vita in un nuovo paese. Famiglie che si spostano sistematicamente ogni 2, 3 o 4 anni cambiando continuamente destinazione. E ancora, famiglie che fanno un’esperienza di tot anni all’estero e poi tornano in Italia.
Ogni famiglia ha la sua storia e le sue esigenze, ma trasferirsi all’estero con i bambini è una cosa fattibile e con tanti risvolti positivi (e qualcuno negativo).
Ovviamente è un passo da ponderare e preparare con attenzione non facendosi trasportare solo dall’entusiasmo.
Alla base ci devono essere delle motivazioni forti, uno studio della destinazione sia attraverso i canali ufficiali sia attraverso la voce di chi li già ci vive (blog di famiglie expat, gruppi su facebook di italiani a… , interviste e contatti diretti tramite mail). Chiedere a chi vive direttamente sul posto ti permette di farti un’idea di come siano le condizioni e alcuni aspetti. Attenzione però a ricordare che ogni vissuto è
soggettivo e quello che può essere meraviglioso per alcuni può essere un incubo per te e viceversa.
Fondamentale fare uno o più viaggi esplorativi, vissuti non come una classica vacanza (in vacanza tutti i posti sono meravigliosi), ma con l’occhio del residente: dei periodi in cui sperimentare la vita normale, la spesa al supermercato, gli spostamenti, i servizi e tutti quegli aspetti che diventeranno, una volta trasferiti, la normalità. Questi viaggi informativi sono poi un ottimo momento anche per iniziare a muovere i primi passi concreti verso il trasferimento. Essendo in loco si può andare a sentire le scuole, iniziare a prendere appuntamento per i documenti, cercare casa etc.
Una volta valutato che quella sia la meta perfetta per la tua famiglia si può iniziare ad organizzare il trasferimento.
Vivere all’estero coi bambini: vantaggi
Vivere all’estero coi bambini ha sicuramente tanti aspetti positivi. Eccone alcuni:
Bilinguismo: una volta all’estero è normale che i bimbi vengano a contatto con una o più lingue oltre all’italiano. Lingue che inizieranno a conoscere e ad utilizzare fino a diventarne madrelingua. Una grande opportunità sia in termini di sviluppo che poi, in futuro, di opportunità lavorative.
Ambiente multiculturale: le tradizioni e le abitudini italiane continueranno a sopravvivere all’interno delle mura domestiche. Ma i bambini avranno l’opportunità per entrare in contatto con tante culture differenti.
In primis quelle del paese che vi ospiterà. E poi quelle delle altre famiglie expat che incontrerete. Conoscere modi differenti di vivere permette ai bambini di ampliare le loro vedute e crescere più aperti e consapevoli delle molteplicità di approcci alle varie situazioni della vita.
Cambio di vita: alcuni paesi permettono un cambio radicale di vita, altri non hanno uno stile così lontano dall’Italia, ma hanno comunque delle opportunità diverse, o un tessuto sociale differente. Trasferirsi all’estero con i bambini porta con se poi, inevitabilmente, la creazione di nuovi equilibri tanto che anche se tu sei sempre tu, è impossibile non cambiare.
Crescita personale: come emerso prima è impossibile non cambiare. Trovarsi a dover affrontare un cambio di vita contando solo sulle proprie forze fa emergere risorse che prima non si era consapevoli di avere. Il mettersi in gioco per ricrearsi una nuova vita permette di sviluppare nuove competenze e skills. Anche il contatto con nuove culture e abitudini entra a far parte del modo di vivere arricchendo il tuo mondo.
Gli svantaggi di vivere all’estero coi bambini
Cambiare non è mai semplice: il cambiamento può spaventare e destabilizzare, soprattutto i bambini che di norma amano avere i loro punti fermi e le loro routine.
Ritrovarsi in un posto nuovo, dove non si capisce la lingua e in cui non si conosce nessuno all’inizio può spaventare. E’ importante ricreare subito le routine a cui sono affezionati e cercate da subito dei punti di riferimento.
Un altro aspetto molto difficile è, soprattutto all’inizio, la solitudine e la mancanza di supporti. Soprattutto quando si hanno dei bambini non poter far affidamento se non su te stesso diventa a lungo andare, molto difficile.
E questa mancanza di una rete familiare non si fa sentire solo a livello pratico. La lontananza e il non poter vivere frequentemente nonni e parenti è uno degli aspetti più difficili sia per i genitori che per i bimbi.
Sulla bilancia di un possibile trasferimento è un aspetto sicuramente da considerare.
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